Il Cinema oggi, riflessioni e considerazioni varie sul cinema ed i sistemi 3D

[ad#rpsxt]Alcune considerazioni generali sul cinema. Perché è importante andare a vedere un film in una sala cinematografica. Cosa spinge il pubblico a spendere 8-10 euro per una singola visione. I sistemi 3D, qual è il migliore, c’è davvero differenza tra X-pand, RealD e Dolby 3D.

Questo articolo doveva essere inizialmente un commento a quello in cui si elencano le sale 3D in Italia. Preso dall’argomento, non sono riuscito a limitarmi nello scrivere ed alla fine ne è uscito fuori un testo di dimensioni forse “troppo” generose. Da qui l’idea di completarlo, aggiustarlo ed infine trasformarlo in un vero e proprio articolo.

I Buoni Film… solo al cinema
Concordo pienamente con l’opinione che un “buon” film deve essere visto al cinema, non esiste altra visione paragonabile a quella ottenibile in una sala cinematografica. Le prime motivazioni di tale affermazione sono ovviamente di carattere tecnico, risoluzione 2k e in alcuni casi fino a 4K, audio con più canali, sale interamente progettate e costruite appositamente per offrire la migliore esperienza di visione e ascolto (dimensioni, complessi studi di acustica per scegliere posizione e potenza degli altoparlanti, scelta dei materiali sia per le poltrone che per i rivestimenti della stessa sala etc).
Per quanto una persona possa spendere in un impianto Home Theatre casalingo non raggiungerà mai i livelli di eccellenza delle migliori sale. Poco importa avere un proiettore full-HD coadiuvato da un impianto audio da 30-40k euro, tutto quello che si ottiene è solo una approssimazione del cinema.
Motivo ancor più importante per scegliere la sala è, a mio avviso, l’atmosfera che si avverte nel cinema. Con il pubblico che enfatizza ogni aspetto del film, si ride di più per i momenti comici e si è ancora più critici per le parti che non ci convincono. E’ come se tutti i presenti rappresentassero una unica entità, capace di reagire quasi all’unisono a quello che accade sullo schermo.
Il tipo di visione cambia la percezione del film – Tempo addietro feci un personale mini sondaggio tra tutti i miei conoscenti che avessero visto il film Shrek 2. Chi lo aveva seguito al cinema considerava questa pellicola eccezionale, capace di spingerti a livelli di divertimento davvero elevati, roba da star male per le troppe risate. Per tutti quelli che lo avevano visto a casa in TV, l’esperienza era stata decisamente più blanda ed il giudizio si limitava ad un semplice “carino, divertente”.
A quanto pare non sono l’unico a pensarla così, il pubblico sceglie sempre più il cinema per guardare film. Ne sono prova le sale con il tutto esaurito (anche precedentemente all’uscita di Avatar), le file interminabili alle casse (specialmente nel fine settimana) e la nascita continua di nuovi multisala. Sarà una moda, una tendenza, ma credo che oggi si scelga il cinema anche come elemento sociale, una scusa per incontrarsi ed uscire con amici e conoscenti.

Di contro si guarda sempre meno la TV e si acquistano meno DVD. Personalmente preferisco di gran lunga spendere 10 euro per una fantastica visione cinematografica piuttosto che sborsarne 20 per un DVD che magari potrei vedere quando e come voglio, tutte le volte che voglio. Inutile collezionare più visioni “discrete” in TV quando posso averne anche una sola ma straordinaria, rigorosamente al cinema.

E i film non Buoni?
Tutto quanto espresso pocanzi vale ovviamente solo per i film che meritano di essere visti. Ecco il motivo di quel “buon” ad inizio articolo. Se un film è pessimo, la sua visione risulterà sgradevole in qualunque situazione. Tanto vale guardarlo in straming a bassa qualità su un monitor da computer, magari bloccandolo quando ci si rende conto che non ne vale la pena, giusto per evitare di buttare due o più ore del nostro tempo inutilmente.
Per non avere fregature si dovrebbero inventare sistemi che permettano ad esempio di ottenere la restituzione del prezzo del biglietto se si esce dalla sala prima dei 2/3 della durata del film. Oppure ottenere il rimborso dell’80% del prezzo del DVD se il film non ci piace e lo si riconsegna entro 2 giorni dall’acquisto. Ovviamente queste sono solo provocazioni volte a far puntare il dito contro quei film che semplicemente “non meritano di essere visti”, è tempo perso guardarli gratis in streaming figuriamoci spendere soldi per vederli al cine. Non esiste cinema capace di rendere piacevole un film inguardabile.

Gli standard 3D
Le sale italiane attrezzate per la visione tridimensionale dei film adottano uno dei tre standard attualmente disponibili: Dolby 3D (occhiali con lenti colorate e polarizzate, da restituire), RealD 3D (occhiali con lenti polarizzate, usa e getta), Xpand (occhiali elettronici LCD, da restituire).
Sulla carta il migliore dovrebbe essere proprio l’Xpand per via della totale divisione tra immagini percepite dai singoli occhi e l’assenza di filtri colorati che possano introdurre fastidiose dominanti. Tale superiorità “teorica” spinge gli utenti verso questo sistema, fino al punto di aspettare diversi giorni pur di vedere un film in Xpand piuttosto che in RealD o DolbyD.

Xpand o non Xpand
Nella realtà l’Xpand funziona al meglio solo se supportato da un proiettore in grado di garantire una elevata luminosità, pena la perdita di contrasto delle immagini sullo schermo. Molti utenti su siti e forum (me compreso) hanno lamentato proprio questo fenomeno, tridimensionalità pressoché perfetta ma colori poco incisivi, quasi spenti.
Nonostante la superiorità teorica, si può tranquillamente affermare che un sistema Dolby o RealD con messa a punto ottimale, risulta migliore di un Xpand non perfetto.
Un altro problema riguardante l’Xpand è prettamente economico. Gli occhialini attivi sono costosi e, a quanto pare, piuttosto fragili. Elevato il costo di acquisto ma anche e soprattutto quello di manutenzione. Al punto che molti cinema hanno optato per altri sistemi o addirittura deciso di cambiare “in corsa” dall’Xpand verso il RealD (es: Vispathé di Roma, Firenze e Torino).
Molti utenti si sono letteralmente infericiti contro le scelte dei gestori. Ma immaginate le scene all’uscita delle sale con questi occhiali superteclologici e straordinariamente delicati, una certa percentuale di periferiche che rientra con danni visibili (e relativa richiesta di risarcimento all’utente) ed altre con danni invisibili (che risulteranno non funzionanti solo al momento della consegna ad un nuovo utente). Problema particolarmente diffuso nei cinema dei centri commerciali, frequentati da orde di ragazzini poco rispettosi della proprietà altrui.

Gli occhiali 3D fanno male? sono dannosi per gli occhi?
Gli occhiali per il 3D sono oggetti che vanno indossati e quindi devono rispettare le rigorose normative europee in fatto di salute. Bisogna garantire che le lenti siano perfettamente allineate, che le plastiche usate non risultino tossiche per contatto e così via, insomma che non possano arrecare alcun danno agli utenti.
Sono notizie di questi giorni i controlli avviati dai NAS proprio sugli occhiali utilizzati nelle sale, e relativo sequestro di tutti quelli che non riportano il marchio CE. Al momento le notizie in proposito sono poche ed imprecise, quindi non posso dire con certezza che gli occhiali incriminati siano proprio quelli del sistema Xpand.

Rivolgendomi nello specifico a Pupilla (nick dell’utente autore di un commento nell’articolo dei cinema 3D): che dire… hai perfettamente ragione. Fai bene a “pretendere” la diffusione dell’unica tecnologia che ti permette di guardare un film tridimensionale. Come al solito gli operatori del mercato effettuano delle scelte unicamente di carattere economico e poco si preoccupano, quando non ignorano del tutto, tutti quegli utenti che non gli “garantiscono” sufficienti  guadagni.

Il futuro del 3D
Siamo ormai entrati appieno nell’era treddì? Si andrà avanti in questa direzione oppure è solo una moda passeggera? Cosa ci attende per il futuro? Guardando l’elenco dei film tridimensionali nell’intero arco della storia del cinema si scopre che la maggior parte delle pellicole di questo tipo sono concentrate in periodi di pochi anni. E’ come se ogni tot anni rispuntasse fuori la moda, tutti a produrre questi film, poi il pubblico si stanca ed il 3D cade nel dimenticatoio.
Mi chiedo se anche questa volta avverrà lo stesso fenomeno, chissà se fra 3 o 4 anni ci saranno ancora produzioni tridimensionali.
Il 3D oggi non si limita però al solo ambito cinematografico, diverse aziende (Sony in primis) stanno investendo moltissimo per portare la terza dimensione anche nelle case dei singoli utenti grazie a speciali TV, apparecchi televisivi in grado di produrre flussi video con 120 fotogrammi al secondo (60 per ogni occhio) e occhiali LCD pilotati da segnale wireless.
Il problema è come al solito l’elevato costo dei primi impianti. Tra l’altro anche l’interfaccia HDMI presente sugli attuali televisori (ma anche lettori DVD e Blu-Ray) non è in grado di supportare un tale flusso di dati. Una evoluzione verso il 3D comporterebbe quindi una revisione “totale” della propria componentistica. La domanda a questo punto è:  vale davvero la pena spendere molte migliaia di euro per guardare qualche film? Quanti utenti sarebbero interessati ad un sistema Home-3D di costo elevato?
Certo, con il passare del tempo i prezzi sono destinati ad abbassarsi ma, c’è sempre il rischio che questo interesse sia solo passeggero, una semplice moda, e allora davvero nessuno acquisterebbe nuovi televisori in mancanza di nuovi film con cui sfruttarli appieno.
[ad#rpsxt]Probabilmente il vero salto nella terza dimensione avverrà solo quando sarà possibile guardare contenuti in 3D senza l’ausilio di speciali occhiali, solo noi e lo schermo capace di proiettarci in un realistico ambiente tridimensionale.
Praticamente il sogno di ogni appassionato di cinema.

9 commenti su “Il Cinema oggi, riflessioni e considerazioni varie sul cinema ed i sistemi 3D”

  1. Aggiungiamo anche la Sala Acqua dell’Arcadia di Melzo che è ora anch’essa dotata di Sony 4K come il Nexus all’elenco delle sale di eccellenza italiane 🙂

  2. Ottimo post, alcune considerazioni in ordine sparso.

    1) Sale con impianti installati e tarati alla perfezione in Italia ce ne sono pochissimi, le 2 più grosse catene italiane ad esempio brillano per la scarsa qualità (normalmente non sanno neanche che usano tecnologia RealD se glielo chiedi), ma anche sale indipendenti a volte stupiscono per i risultati di infima qualità, tanto da pregiudicare in modo significativo l’esperienza globale.

    2) Dato quanto detto sopra, l’esperienza 3D è al momento fortemente variabile a livello di qualità: Chi ha provato il RealD col Sony Cinealta 4K al Nexus o l’XpanD con i 2 DLP in Sala Energia dell’Arcadia ha provato il *vero* 3D, tutto il resto in Italia è su un livello *nettamente* inferiore (entro la fine dell’anno ci saranno altre strutture dotate di Sony 4K comunque). Non per niente al Nexus come all’Arcadia arriva gente da tutta Italia e anche dall’estero per poter vedere i film in 3D. Vedi comparativa di AvMagazine http://www.avmagazine.it/articoli/cinema/324/index.html

    2) Capita spesso che le sale siano invase da orde di ragazzini maleducati, a volte con genitori totalmente incapaci di silenziarli, che sbraitano, commentano, fischiano ecc. senza alcun ritegno, il tutto nel totale disinteresse dei gestori dei cinema, spesso interessati al solo costo del biglietto, fottendosene totalmente della qualità e della soddisfazione del cliente.

    3) Il sistema Masterimage è quello installato dalla Kinoton solitamente, hanno qualche installazione anche in Italia ma minoritaria rispetto alle altre 3.

    4) Esiste anche il Nestri 3D, similare (almeno sulla carta) all’XpanD ma di origine orientale, installato ad es. al Nuovo Cinema Aquila a Roma.

    5) Considerando tutto quanto detto sopra, non sarei così sicuro che una visione con VPR Full HD, impianto audio di buona qualità di BR magari riprodotti tramite HTPC sia così inferiore, anzi…

    6) … Sperabilmente con la diffusione del Cinema Digitale finalmente le sale torneranno ad avere (si spera) il predominio sul lato della qualità audio e video.

  3. Vedo che ognuno ha una propria visione e trae diverso piacere dall’esperienza dell’andare al cinema, come daltronde è giusto che sia. Paradossalmente io riesco a vedere un film in “santa pace” quasi esclusivamente al cinema, in un ragionevole silenzio, tutti concentrati a guardare lo schermo ed alscoltare i dialoghi, i telefoni cellulari spenti (quasi sempre), nessuno che passa davanti lo schermo o ti disturba in qualunque altra maniera. Non mi curo troppo di chi mangia durante la visione, l’unico grande fastidio è rappresentato da quegli utenti che accavallando le gambe toccano con il piede lo schienale di chi è di fronte, ancor peggio se iniziano a “tremolare”…
    Curioso però che l’atmosfera da cinema la avverto solo se la sala è ragionevolmente piena. Non c’è una spiegazione logica a ciò, è come se guardare un film in una sala semivuota (20-30 persone) mi appaia in qualche modo “deprimente”, meno significativa. Ma insomma, cosa mi piace di più? Il film in se oppure il pubblico? Non lo so di preciso, credo che alla fine concorrano entrambi per garantirmi una buona visione.

    Proprio in questi giorni mi è capitato di vedere Avatar in RealD 3D, merito del sistema a lenti polarizzate o forse dello stesso film che non presenta tridimensionalità esasperata, il risultato è che dopo 2 ore e 40 ininterrotte di visione i miei occhi non erano affatto affaticati. Sala gremita anche in un giorno infrasettimanale (ho dovuto acquistare i biglietti quasi con una settimana di anticipo), grande e luminoso schermo in cui erano ben visibili anche i più piccoli particolari.
    Probabilmente guarderò questa pellicola altre volte in futuro, ma credo che nessun’altra visione potrà in alcun modo eguagliare o anche solo avvicinarsi a quella avuta al cinema.
    Ovviamente quanto espresso pocanzi è solo una mia personalissima opinione.

    Intendiamoci, anche io ho la mia bella videoteca in DVD, mi piace l’idea di collezionarli, di avere la possibilità di guardarli quando voglio. Nella realtà però rimangono lì sullo scaffale quasi esclusivamente a prendere polvere. Negli ultimi tempi acquisto in DVD solo quei pochi film che a mio giudizio sono “assolutamente da avere”.

    X Bish – purtroppo sembra non ci sia un metodo esatto per verificare la qualità di una sala in anticipo. L’unico modo è affidarsi alle opinioni di altri utenti (spesso fortemente soggettive) espresse su siti e forum. Potrebbe essere un buono spunto per la creazione di un nuovo sito con vere e proprie classifiche delle singole sale, con gli assegnano voti sotto forma di stelline per diversi parametri quali la dimensione dello schermo, messa a fuoco e luminosità, pulizia della sala, comodità delle poltrone, organizzazione generale del cinema e possibilità di acquisto (o prenotazione) a distanza dei biglietti e così via.

    X Pupilla – l’idea degli occhiali acquistabili dall’utente e ovviamente riutilizzabili appare ovviamente ottima. Un bel risparmio sul lungo periodo (i biglietti di ingresso potrebbero costare gli usuali 7-8 euro), un grande vantaggio per il mondo intero grazie alla minore quantità di plastica immessa nell’ambiente.
    Questa soluzione sembra però poco attuabile, almeno nella società attuale. Mi ricorda molto il discorso delle buste di plastica usa e getta dei supermercati. Tante campagne per sensibilizzare gli acquirenti al riuso dei sacchetti che già si hanno, iniziative per l’introduzione di buste più pesanti da usare molte volte. Alla fine si è arrivati alle buste biodegradabili, più costose ma indubbiamente più comode per tutti quegli utenti (a quanto pare la maggioranza) che non ne vuole sapere di portarsi dietro la busta da casa. Per non parlare poi dei vuoti a rendere sulle bibite, solo vecchi ricordi di chi ha qualche anno in più sulle spalle 🙂 Insomma sarebbe bello, ma credo che questa soluzione si scontri fortemente con l’attuale tendenza consumistica della popolazione Italiana.

    Per il futuro… non so cosa darei per avere solo una piccola visione, una finestra temporale di pochi minuti sulla tecnologia che verrà. Il concetto del film sparato direttamente in testa e vissuto in prima persona mi sembra davvero eccezionale.

  4. Tu Stefano ci metti dentro anche il piacere di uscire con amici e le visioni in sale super attrezzate e accoglienti, e mi è difficile contestare le tue argomentazioni.
    Ma recentemente, in un megastore, mi sono soffermato a guardare un film in alta definizione su un TV al plasma da 50 pollici, di costo abbordabile, notando che la qualità era straordinaria anche visto a circa un metro di distanza, il che vuol dire sentirsi immersi nell’immagine come di fronte ad un grande schermo.
    Credo che se invece del proiettore tritubo tu aveesi avuto questo TV al plasma full HD, guardandolo a distanza ravvicinata e con un BD di qualità adeguata, avresti avuto un’esperienza ben diversa.
    E posso immaginare cosa potrebbe essere vista con un sistema 3D XpanD!

    Per me, abituato a guardare i film nel più assoluto silenzio e in ambiente completamente buio, la commistione tra visione del film e consumo di popcorn caldi è cosa diabolica! Come uno stupro in una chiesa…

    Difficilmente spendo 20 Euro per un DVD, se non per quei rari film che considero straordinari: so attendere pazientemente la caduta dei prezzi.
    Il discorso relativo al DVD che guardi magari una volta sola è relativo, in quanto esiste anche il gusto di crearsi una videoteca, non solo con i film più amati ma anche con i classici del cinema, dalla nascita del cinema ad oggi.
    Questo vale anche per i libri: difficilmente si leggono due volte. Anzi, nel caso di enciclopedie ci si limita a sporadiche consultazioni di minime parti dell’opera. Eppure la biblioteca personale è cosa diffusa e apprezzata.

    Per il futuro, comunque, temo che il cinema in sala possa scomparire: o troverà un nuovo impulso su dimensioni completamente diverse, senza più schermi e proiettori ma irradiando direttamente il nostro cervello, trasportandoci in una dimensione sensoriale nuova e totalizzante. Un vero sballo, insomma!

  5. Sono d’accordo sul fatto che la visione al cinema sia da preferire, ma per motivi tutt’altro che sociali: come Pupilla anch’io odio la gente intorno che bisbiglia, controlla il cellulare, commenta e spiega agli amici quello che succede, fa battute stupide.
    Con i miei amici cerchiamo di andare al cinema sempre in orari e giorni inconsueti in modo da avere in sala meno gente possibile: fortunatamente abbiamo un ottimo multisala (Uci Sinalunga SI) sempre poco frequentato durante la settimana, e riusciamo spesso a vedere film in sala 9 (quasi 400 posti) se non in completa solitudine, almeno con un massimo di 8-10 persone.
    Quel ‘plus’ che mi dà il cinema rispetto alla visione casalinga è sicuramente l’aspetto tecnico e l’immersione nelle immagini: lo schermo grande è il fattore dominante, seguito a ruota dall’impianto audio e dalle poltrone extra comode (pure reclinabili a volte). Non per altro appena posso vado a trovare un amico che sta a Milano e ne approfitto per andare a vedere un film all’Arcadia di Melzo, la cui sala Energia è un’esperienza assolutamente da provare (quando entri e ti trovi davanti _un’arena_ con quasi SEICENTO posti e uno schermo immenso ti senti una nullità).
    Avevo tentato anch’io di creare una sala HT a casa, compreso impianto audio, proiettore tritubo e schermo da oltre 100″ ma mancava sempre qualcosa: tra tutto anche la comodità di essere a casa alla fine non rendeva nemmeno l’importanza dell’evento (“uscire con gli amici” è diverso). E devo ammettere che mi mancavano anche i popcorn caldi – quelli del cinema sono sempre diversi da quelli che puoi fare a casa, che poi li devi fare anche…
    In più, spendere 20 euro per un film in dvd che vedrei una sola volta o comunque al massimo un paio di volte nell’arco di 10 anni (guardare un film non è come ascoltare un cd che puoi farlo _durante_ altre attività, il film ti occupa completamente) secondo me non è conveniente, ovviamente considerando la superiorità tecnica del cinema.

  6. riprendiamo qui il discorso dal vecchio topic

    domanda per ainu:
    è chiaro che allestire una sala con una tecnologia costosa e poi “configurarla” male (sbagliando per esempio la lumiinosità), potrebbe avere come effetto una qualità inferiore a tecnologie + economiche.
    qui sta alla sala avvelersi di tecnici che sappiano fare il loro mestiere.
    Ma mi chiedo: come facciamo a sapere quali sono le sale al top? Come detto precedentemente, se volessi (ri)vedere Avatar col massimo della resa, dove dovrei andare? Una sala XPand ottimizzata? Abbiamo una lista di sale di riferimento come gestione e qualità?

    donmanda x dontstopmenow:
    hai detto di aver visto avatar in una sala XPand…dove? mi pare che solo Savigliano sia attrezzata nei dintorni di torino, stavo seriamente valutando la possibilità di fare una capatina ma sinceramente non mi ci avventurerei alla cieca, vorrei prima delle garanzie che un viaggio nel cuneese valga la pena

    (PS: ovviamente nel mio “sfogo” precedente sono stato volutamente provocatorio parlando di scaricare i film. amo il cinema e ritengo la pirateria un male x l’industria, ma credo il mio messaggio fosse chiaro: è ipocrtita gridare contro il peertopeer e poi non occuparsi del proprio mestiere con la dovuta attenzione. Sei padrone di un cinema? Offri il tuo servizio come Dio comanda!)

    luke

  7. Sulla visione casalinga dei film sono solo parzialmente d’accordo con ainu: se il film è divertente, concordo che le risa in sala creano una atmosfera elettrizzante, col rischio però di spegnere un po’ il nostro spirito critico.
    Nel caso di film di altro genere, se in casa si è attrezzati con uno schermo dai 40 pollici in su e un impianto audio multicanale decente, ben posizionato (con la possibilità di tenere volumi di suono abbastanza corposi), la situazione per me si capovolge.
    Per me è fondamentale partecipare pienamente all’atmosfera creata dal film e mi è insopportabile avere intorno gente che mangia, chiacchiera col vicino, sbuffa, disturba per il gusto di farlo, bisbiglia al cellulare, ride nei momenti di maggior tensione del film, fa dei commenti fuori luogo.
    Patisco le posizioni decentrate rispetto allo schermo in quanto anche l’audio perde di realismo.
    Anche le teste delle persone sedute davanti a volte sono motivo di disturbo.
    Tutto quessto in casa non si verifica, e senza per questo perdere l’impatto del coinvolgimento sonoro a tutto campo e con una qualità video appagante, spesso con maggiore nitidezza e profondità di campo di quanto non si veda al cinema.
    Non parlo di impianti audio milionari: io ottengo risultati gratificanti con meno di 2000 Euro per le casse e meno di 1000 per l’amplificatore, non poco, ma nei limiti delle possibilità di qualunque persona con reddito medio-basso.

    In quanto al 3D, e in particolare all’ XpanD, mi sembrerebbe ovvio puntare alla tecnologia che offre risultati migliori: dire che un Real3D in una sala ottimizzata è meglio di un XpanD in una sala non ottimizzata non mi pare un buon argomento.
    Il 3D con occhiali attivi che ho visto io, al parco tecnologico Futuroscope, in Francia, mi ha dato una esperienza straordinaria.
    Se il cinema di domani dovesse avere quelle caratteristiche, credo proprio che entrerà in tutte le case e in tutte le sale e che troveremo un po’ deprimenti i film 2D, dove solo la qualità artistica del film rimarrà come suo punto di forza.
    Pertanto una buona “crociata” per convertire il mercato a questa tecnologia, sarebbe solo il miglior modo per fare del 3D il cinema di domani, in via definitiva, con conseguente rinascita del gusto di andare al cinema.
    Almeno fino a quando potremo fare altrettanto, e forse meglio, tra le pareti domestiche.
    Il costo degli occhiali XpanD è decisamente più elevato dei polarizzati, creano problemi di gestione alle sale, ma perché non prendere in esame quello che già ho espresso la volta scorsa, ovvero l’acquisto da parte dello spettatore di tali occhiali?
    E il noleggio (ma anche vendita, eventualmente) al cinema per coloro che vanno poco al cinema o che hanno dimenticato a casa gli occhiali?
    Basta stimolare questa pratica, con prezzi contenuti quanto possibile, e i gestori del cinema saranno per buona parte sollevati dal comprensibile disagio. E gli spettatori avranno validi motivi per conservare al meglio i delicati occhiali.
    Non mi pare un’idea strampalata!
    Ciao!

  8. Grazie per la precisazione. A dirla tutta non ho idea circa l’esistenza di sale Master Image 3D in Italia. Ovviamente questo non significa che non ce ne siano.
    Su alcuni forum ne parlano bene (forse per via del basso costo?) e sarei davvero curioso di provarlo, magari anche solo per fare un piccolo confronto con gli altri.

  9. Solo una precisazione, quando si fa riferimento agli standard per il 3D occorre considerare anche il coreano Master Image.

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