Emule e BitTorrent con la Internet Key o telefono UMTS. Come funzionano? Vanno bene? Velocità?

[ad#rpsx]Il filesharing su rete cellulare UMTS-HSDPA. Scaricare files con Emule e Torrent mediante Internet Key o Telefono UMTS.  Che velocità posso attendermi? E’ possibile usare i programmi P2P con un collegamento mobile? Conviene fare un abbonamento con la internet key per usare quasi esclusivamente Emule o BitTorrent?

Il collegamento internet mediante le reti di telefonia mobile è oggi una valida alternativa, seppur con alcune limitazioni, ad una tradizionale linea ADSL per telefono fisso. Tariffe alla portata di molti utenti, buone prestazioni e tutta la flessibilità di una connettività mobile. Lo standard HSDPA permette infatti collegamenti fino a 7,2 Mbit/s, una velocità paragonabile ad una linea ADSL base.

L’utente può scegliere di collegarsi utilizzando il proprio telefono UMTS come modem oppure mediante una Internet Key connessa direttamente alla porta USB del computer. L’accesso ad internet sempre con noi, in qualunque posto ci troviamo.

Ho un collegamento veloce e posso farci quello che voglio. Posso sfruttarlo per scaricare film, musica o qualunque altro tipo di file con programmi come Emule o BitTorrent. Oppure no?

Limiti e problemi

Non è tutto oro quel che luccica. Gli operatori sbandierano quei 7.2 Mbits come un elemento determinante per valutare la qualità del loro collegamento. Nella realtà tale velocità è solo teorica e fortemente dipendente dalla congestione della cella a cui si è collegati, in pratica se nella vostra zona ci sono molti utenti connessi ad internet con il vostro stesso operatore potreste avere velocità da “lumaca”, meno di un decimo di quanto indicato nella pubblicità (se vi dice bene…).

La stessa struttura e gli standard delle reti mobili introducono notevoli ritardi nella trasmissione dei pacchetti. Lo sanno bene gli sfortunati utenti che hanno provato a giocare online con titoli che richiedono ping particolarmente bassi per garantire una buona fluidità e reattività. Questo aspetto solitamente non è un problema per gli utenti che navigano nel web o scaricano posta ma, influisce negativamente sulle prestazioni dei programmi P2P.

Un altro elemento da tenere in considerazione è rappresentato dai limiti di traffico e tempo. Il collegamento su rete cellulare non è realmente FLAT, solitamente c’è un limite sul traffico generato o sul tempo di connessione a seconda del tipo di abbonamento scelto.
Calcolando che i programmi di filesharing per rendere al meglio necessitano di tempi di connessione medio-lunghi, un limite di 100 (o peggio 30) ore mensili di fatto è insufficiente per questo tipo di attività. Gli abbonamenti con limiti di traffico sono invece assolutamente improponibili, pochi Gb al mese (o meno) non permettono neanche una navigazione web intensiva, figuriamoci lo scambio files.
E’ bene ricordare che il superamento di questi limiti comporta un addebito supplementare oltre al canone di abbonamento, se non si presta la dovuta attenzione si rischia di spendere una piccola fortuna.[ad#l]

Ai problemi sopraelencati si aggiungono i famigerati filtri degli operatori di telefonia mobile. Io ti vendo una linea veloce, ben 7.2 Mbit, ma la devi usare solo nelle modalità che ti indico. Ogni uso non consentito può provocare conseguenze più o meno gravi, fino al completo distacco della linea.
Il discorso è semplice, la banda costa un occhio della testa, gli operatori di telefonia la acquistano dai carrier internazionali e, pur promettendola nelle pubblicità, di fatto non vogliono che i propri utenti la utilizzino come e quando vogliono.
Un utente che naviga nel web solitamente lascia la propria linea inattiva per la stragrande maggioranza del tempo in cui è connesso, si scarica una pagina e la si visualizza nel browser, mentre si legge (o guarda) il suo contenuto non si scaricano altri dati.
Con il P2P il discorso è completamente diverso, i programmi di filesharing trasferiscono una enorme mole di dati senza sosta, una linea occupata fino al limite delle sue possibilità per tutto il tempo in cui si è connessi.
Va da se che i provider ovviamente si oppongono a tale uso della connessione e ostacolino in tutti i modi possibili il filesharing. Nascono quindi i famosi filtri che limitano il traffico P2P introducendo rallentamenti e, nei casi peggiori, forzate e continue disconnessioni.

Sebbene esistano metodi per “provare” ad aggirare questi filtri sia con Emule che con Torrent, la battaglia contro le politiche del provider sono perse in partenza, i filtri sono infatti sempre più evoluti ed efficienti. D’altronde gli basterebbe permettere il transito di pacchetti solo con “protocolli conosciuti” per eliminare completamente il traffico non desiderato.

Basta fare un giro sul web per rendersi conto del problema. Migliaia di utenti che hanno sottoscritto un abbonamento internet su rete mobile appositamente per scaricare files, utenti che  si vedono però impossibilitati ad utilizzare la propria connessione per tale scopo.

Aggiornamento: in un comunicato ufficiale Vodafone si fa riferimento proprio alla politica del provider atta a limitare fortemente il traffico P2P effettuato sulla propria rete mobile.

Conclusioni

In realtà i filtri di cui sopra spesso sono dinamici, più restrittivi quando le linee del provider risultano congestionate e più “leggeri” quando c’è abbastanza banda libera a disposizione. Gli stessi operatori sanno bene che Emule e simili fanno vendere abbonamenti, renderli completamente inutilizzabili può rivelarsi un boomerang. Le voci sul web viaggiano veloci e, una volta che si viene a sapere che con un determinato operatore è “impossibile” usare i programmi di filesharing, si rischia di perdere molti nuovi utenti. La cattiva pubblicità può essere distruttiva 🙂

Ho raccolto le testimonianze in proposito di alcuni amici e conoscenti utilizzatori di Internet Key su rete UMTS/HSDPA (di TIM e Vodafone). Il giudizio complessivo è: “i programmi P2P vanno molto male ma tutto sommato funzionano“. Magari è possibile usarli solo in determinate ore della giornata, probabilmente risulteranno lentissimi e non avrete modo di aprire le porte al fine di velocizzare i downloads.

IN DEFINITIVA – Se volete sottoscrivere un abbonamento dati mobile per usare quasi esclusivamente Emule o Torrent, lasciate perdere, evitate di buttare soldi. Se invece fate della navigazione web (o email, chat) la vostra attività principale ed usate i software di filesharing solo saltuariamente, allora potete considerare l’internet mobile come una buona alternativa alla linea Adsl.[ad#q]

8 commenti su “Emule e BitTorrent con la Internet Key o telefono UMTS. Come funzionano? Vanno bene? Velocità?”

  1. Ecco e’ arrivato il fenomeno che capisce tutto, la parola condivisione te la sei scordata perche’in realta’ sei un bugiardo come pinocchio, Studia ignorante….

  2. Confermo. Io ho la 3 è proprio una schifezza,oltre a non permettere il filesharing non c’è copertura, inoltre il contratto è capestro per cui ti tocca tenertela minimo 2 anni.Ho un amico che ha gli stessi problemi con tim.Co0nsiglio,Lasciate perdere le chiavette, sono una vera e propria bufala.

  3. Infatti porc# ca##]* si disconnette di continuo con questa cacchio di internet key della 3! che se po fa? se qualcuno sa qualcosa help please

  4. confermo assolutamente, anzi io vi direi in modo chiaro e inequivocabile che se volete usare internet soprattutto per il filesharing lasciate perdere le internet key

  5. Anche Wind non e’ migliore.
    E va peggiorando di connessione in connessione, ammesso che troviate la mitica I3G, che altrimenti e’ inutilizzabile anche per la sola navigazione.

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