L’arte della guerra ai Promoter

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Ovvero come resistere efficacemente all’ostinata invadenza dei promoter. Ci fermano per strada, nei centri commerciali, piombano in casa nostra o ci assillano con continue telefonate. Propongono di tutto: dalle macchine del caffè ai viaggi, passando per rivoluzionari piani telefonici, carte di credito ipervantaggiose e folletti che puliscono casa da soli.
Non esiste ormai più luogo al mondo in cui sia possibile vivere senza le continue proposte di questi fantomatici promoter.
Il tono è ovviamente scherzoso ma, in molti casi la cosa può risultare snervante. Sembra davvero che non siamo più in grado di fare da soli delle scelte relativamente a ciò di cui abbiamo bisogno.

Inutile girarci attorno, noi e loro siamo in guerra!! :)
Una guerra a cui i promoter sono preparati con corsi di strategie di marketing e di psicologia spicciola. Noi invece non possiamo contare su alcuna preparazione, possiamo però seguire alcune semplici regole.
Un prontuario per resistere efficacemente ai loro attacchi a base di vantaggiose (per loro) proposte commerciali.
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  1. Essere Informati
    Difficile se non impossibile fare alcun buon affare se non conosciamo bene cosa si va ad acquistare. Di sicuro sarebbe un buon affare per chi vende. Ovviamente non possiamo essere esperti di tutto, in caso di dubbi magari evitiamo di fidarci ciecamente delle parole di chi vende e rivolgiamoci ad un amico esperto. Uno che non trae alcun vantaggio dalla cosa e saprà di certo elencare con completezza ed imparzialità pregi e difetti di quanto siamo intenzionati ad acquistare.
  2. Non avere Fretta
    Il detto: “la gatta frettolosa ha fatto i figli ciechi” è quantomai vero in questo caso. Mai firmare un contratto per strada o comunque senza averlo analizzato con attenzione. Prendiamo sempre tempo per fare i nostri calcoli.
    Vi dicono che c’è un’offerta speciale da prendere al volo e se non si firma il giorno stesso si perde questa incredibile occasione? Mandateli garbatamente a quel paese. Meglio un’occasione persa che una grande fregatura. In realtà poi non esistono quasi mai offerte irripetibili, sono quasi sempre scuse per spingere il cliente a firmare il prima possibile.
    Particolarmente infide quelle situazioni (spesso al telefono) in cui ci viene detto che riceveremo tutta la documentazione e potremo in seguito disdire etc etc. Significa che intanto prendono la nostra risposta come un si e avviano la procedura. Meglio evitare, diciamo semplicemente “NO”, chiediamo di mandarci prima la documentazione, eventualmente saremo poi noi a fare il primo passo, decideremo con calma e comunicheremo esplicitamente il nostro “SI”.
  3. Non fidarsi dei chiacchieroni
    Il sommergere il cliente di parole per confonderlo e spingerlo verso l’accettazione del prodotto o servizio è una delle tecniche più subdole. Non ci lasciano il tempo per pensare e così sorvoliamo su eventuali dubbi e preoccupazioni.
    Odio questo atteggiamento. Personalmente lo considero alquanto “offensivo”. Un modo per creare confusione al fine di impedire di analizzare con calma tutti gli aspetti dell’offerta. In questo caso di solito reagisco male…
  4. Non credere a promesse di grandi affari
    Il mercato varia le proposte verso i clienti, le diversifica. Eppure ad un’attenta analisi possiamo scoprire non sono poi così diverse. Alcune voci hanno nomi diversi e alcuni costi risultano nascosti o inglobati in altre voci. In sostanza tutti più o meno hanno costi simili, quindi il prezzo per l’utente non può variare di molto. Una grande convenienza molto spesso è controbilanciata nella medesima offerta da una sconvenienza in un altro aspetto.
    Un esempio su tutti: le aziende telefoniche che propongono fantastici contratti per evitare di pagare il canone Telecom. Qualcuno avrà già notato che nessuno fa pagare solo ed esclusivamente le telefonate che si fanno, in realtà propongono dei pacchetti che includono un certo quantitativo di telefonate. Anche non usando il telefono si paga comunque una quota fissa, lo chiamano in modo diverso ma alla fine si tratta del vecchio classico canone.
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  5. Analizzare quanto offerto sotto tutti i punti di vista
    Valutiamo con calma ed estrema attenzione quanto ci viene offerto. Poniamoci tutte le domande possibili. Ne abbiamo davvero bisogno? Ci servono i servizi accessori? Ci sono costi nascosti? I vantaggi sono maggiori degli svantaggi?
  6. Ricordarsi che siamo clienti come tutti gli altri
    Non lasciamoci ingannare da comportamenti particolarmente servizievoli. Non esistono offerte riservate solo per noi. Se ci lasciano il numero di telefono personale dicendo che non lo fanno con nessuno è una balla, i promoter hanno ovviamente tutto l’interesse ad essere contattati. Oppure chiamano un superiore per vedere se è possibile effettuare ulteriori sconti o tariffe ancor più vantaggiose, questi trattamenti “particolari” vengono regolarmente concessi e ci sentiamo clienti privilegiati… tutto falso, siamo solo dei numeri, dei clienti e basta. Quando vedono che non siamo interessati o in procinto di rifiutare per vari motivi, ecco spuntar fuori l’offerta speciale. Non lo fanno perché gli siamo simpatici ma solo perché altrimenti rischiano di perderci come clienti.
  7. Non sentirsi in alcun modo obbligati
    Ci trattano bene, sono gentili con noi, sorridenti e pieni di complimenti nei nostri confronti. Oppure ci offrono dei cioccolatini, un caffé, qualcosa da bere. Alla fine ci sentiamo in debito, obbligati nei loro confronti, e quindi maggiormente propensi ad accettare le loro proposte.
    Non cadiamo nel tranello. Essere gentili è il loro mestiere. Non lasciamo che questo atteggiamento indebolisca le nostre difese, annebbi la nostra capacità critica nei confronti di quello che ci offrono.
  8. Non fidarsi di quanto viene riferito a voce
    Carta canta villan dorme. Esistono i contratti e vanno letti con attenzione. Quanto non viene espressamente riportato per scritto in un contratto o nelle norme di garanzia non è valido. Possono riferirci di possibilità di recesso o particolari condizioni di garanzia sulla qualità del prodotto ma, se lo fanno solo a voce, non dategli alcun credito.
    Mi capitò poco tempo fa un promoter di Infostrada con le sue offerte relative all’ADSL, gli dissi che non mi interessava perché da quanto riportato su siti e forum da molti utenti, Infostrada applicava delle politiche di priorità sul tipo di traffico sulla sua rete rendendo di fatto lentissimi i programmi di file sharing P2P come emule. A queste mie parole chiama un suo collega per chiedere delucidazioni sull’argomento e mi riferisce che in realtà non lo fanno o almeno non lo fanno più quindi da questo punto di vista posso stare tranquillo. Bene! Se è davvero così allora mettetemelo nero su bianco in un’apposita clausola del contratto, la garanzia la voglio scritta. Mi dissero che non era possibile :) Bye bye promoter e Infostrada, ho scelto Alice per l’ADSL.
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Detto ciò cerchiamo comunque di portare il dovuto rispetto ai promoter. Lavoratori generalmente onesti il cui mestiere è vendere prodotto e/o servizi. Si tratta tra l’altro di un tipo di lavoro affatto facile. Trattare per tutto il giorno con un numero enorme di clienti/contatti mostrandosi sempre sorridenti , gentili ed entusiasti nei riguardi di quanto si va ad offrire. Sono spesso costretti dalle aziende a raggiungere elevati obiettivi. E’ quindi per loro assolutamente necessario dotarsi di intraprendenza e… un pizzico di invadenza. L’importante è che tale invadenza non sfoci mai in maleducazione e scorrettezza.

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