Lost (in Lost)

Appena iniziata la terza serie di questa osannata serie tv. Milioni di estimatori la acclamano in tutto il mondo. Sono ormai migliaia i siti ed i forum sulla rete dedicati a questo famosissimo telefilm. Un vero fenomeno mediatico. Dopo tanta attesa finalmente posso tornare a seguire le vicende dello sfortunato gruppo di naufraghi approdato in questa misteriosa isola sperduta chissà dove nel pacifico.
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Evviva! Si, questo è il termine che pronunceranno in molti, per quanto mi riguarda sarei più propenso per un termine leggermente diverso: “Dannazione”. Non riesco davvero a capire il motivo per cui ogni volta mi ostino a perdere tempo nel guardare questa… strana ed odiosa produzione. Probabilmente il 20% di questa motivazione è data dalla curiosità nel seguire di volta in volta i nuovi eventi e per il restante l’80% dalla mancanza di una vera alternativa in TV: i film “veri” sono ormai rarissimi ed in mancanza di altro si ripiega su qualunque cosa ci propinino, persino Lost. Il mio giudizio su questa serie nel tempo si è evoluto: all’inizio l’ho amata, poi ho iniziato a comprendere i meccanismi messi in atto dagli sceneggiatori per fidelizzare gli spettatori, per attaccarli letteralmente allo schermo e costringerli ad attendere impazientemente la puntata successiva, puntata in cui inevitabilmente la matassa si faceva sempre più intricata e, risolto un dubbio se ne ponevano molti altri. Sceneggiatori che sono dei maestri nell’allungare il brodo e fare ore di filmato sostanzialmente per non dire nulla. Qualcuno obietterà che ogni particolare è essenziale per caratterizzare al meglio i personaggi e comprendere a fondo i risvolti della storia. Questo è indubbio, il fatto è che sfruttando esageratamente questo meccanismo si portano gli spettatori a perdere del tutto l’interesse per i personaggi, fino a dire “chi se ne frega del passato di tizio e caio, speriamo che crepano quanto prima così non pensiamo più a loro”. Quando la pazienza si perde del tutto la storia migliore diventa noiosa. Curiosa l’invenzione del grande progetto per cui tutti si trovano in quel posto secondo un disegno superiore che vede i loro destini incrociati e legati indissolubilmente all’isola, quasi un disegno divino. Qualcosa di grandioso che, come un moderno Deus Ex Machina, risulta perfetto per aggiustare ogni cosa e soprattutto per giustificare le incredibili assurdità propinate all’incredulo spettatore.
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Ma il troppo è troppo, e l’idea risulta esageratamente ambiziosa. L’unica cosa veramente andata perduta dopo la visione di tutte le puntate finora trasmesse è la pazienza. Arrivato a questo punto davvero non so se continuerò nella sua visione, tutto probabilmente dipenderà dal caso, dalla mancanza di impegni il lunedì sera ma anche e comunque dalla presenza o meno di reali alternative in TV. Magari gli do un’altra possibilità, poche puntate ancora per vedere se saprà ancora appassionarmi quest’isola sperduta nell’oceano, ma con un traffico di genti e merci paragonabile al porto di Marsiglia 😛

Aggiornamento: Ok, come non detto. I lunedì sera trasmetteranno l’intera serie dei film di Star Wars. Visti e rivisti ma… ovviamente la scelta è scontata. Addio Lost. Come mi è dolce perderti 😛
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