Samsung Galaxy Nexus Recensione – parte2

[ad#rpsx]E arriviamo ora a parlare della fotocamera, sensore posteriore da 5 Megapixel e anteriore da 1.3 mega, capaci di riprendere rispettivamente video in FullHD 1080p (24fps) e HD 720p (30fps). Naturalmente sono disponibili diverse risoluzioni inferiori, ad esempio la posteriore può effettuare riprese anche in 720p e 480p. Molto utile la funzione che permette di realizzare fotografie panoramiche, sia in orizzontale che in verticale, efficace e di semplicissimo utilizzo.

– La prima parte della recensione è disponibile QUI

Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte ad una risoluzione da “soli” 5 mega, ma diversi test e confronti online hanno dimostrato ampiamente come questa fotocamera restituisca foto e video di ottima qualità, sempre nei limiti della fotografia da cellulare, in molti casi con scatti migliori di analoghi sensori da 8 megapixel, anche dal punto di vita della definzione reale. Personalmente ho rilevato una buona sensibilità alla luce e colori brillanti, i video risultano essere sempre ben definiti e fluidi.
Le riprese fullHD generano files con una occupazione di spazio di circa 70-80 Megabytes al minuto, circa 57-60 Mb/min invece per il formato 720p. Avrei preferito un bitrate maggiore, specialmente per il fullHD, ad ogni modo sul market esistono applicazioni fotocamera alternative che permettono di ottenere un bitrate più elevato e la stabilizzazione durante le riprese.
In generale la fotocamera si rivela quindi ottima, con facili controlli, buona definizione e resa dei colori, autofocus, riconoscimento dei volti, messa a fuoco e esposizione manuale con tap sullo schermo, possibilità di geolocalizzazione (memorizzazione delle coordinate del luogo dello scatto all’interno di ogni foto), flash led di discreta potenza e modalità macro automatica, è presente tutta una serie di controlli manuali sulla luminosità o il bilanciamento del bianco. E poi i filmati HD sono straordinari, quando mi capita di farli rivedere ad altre persone, tutti rimangono letteralmente a bocca aperta e mi chiedono se li abbia fatti realmente con il telefonino 🙂

CPU Ti Omap 4460 (ARM Cortex A9) dual-core con clock a 1.2 Ghz, coprocessore grafico PowerVR SGX540 e memoria ram da 1Gb. Una dotazione hardware di tutto rispetto, anche se ormai si può considerare superata dai nuovi apparati con CPU quad-core da 1.4 Ghz quali il Samsung S3 o l’LG 4X. Ad ogni modo non ho mai rilevato rallentamenti e non mi sono mai trovato in situazioni in cui avrei potuto desiderare maggiore potenza di calcolo. Tutte le applicazioni e giochi provati vanno fluidamente, senza scatti o incertezze, il sistema è reattivo anche con diverse app aperte contemporaneamente, persino i più recenti giochi con grafica 3D vengono eseguiti senza particolari problemi.

Gli stessi video FullHD sono riprodotti in maniera molto fluida utilizzando il player interno oppure, per file mov o mkv, altri programmi come Mobo Player o MX player.
Giusto per fare un esempio, il Galaxy Nexus manda in play filmati di Youtube o files mkv in alta definizione che sono ben oltre la portata del mio computer netbook, e anche nell’apertura delle pagine web risulta nettamente più veloce.
Non pubblico dati di benchmark anche perché attualmente non dispongo di altri smartphone per fare un confronto diretto sulla potenza di calcolo nuda e cruda. Per quanto mi riguarda, al momento la dotazione hardware del Galaxy Nexus appare più che sufficiente, anche per i compiti più impegnativi.

Non mi piace il fatto che la memoria sia limitata ai soli 16Gb interni, senza possibilità di espanderla ulteriormente mediante schede MicroSD. Spazio di archiviazione che poi, a conti fatti, si riduce a meno di 14 Gb. Un quantitativo comunque più che sufficiente per contenenre migliaia di foto e canzoni o ore di video. La soluzione della sola memoria interna è stata adottata per massimizzare le prestazioni e limitare i problemi di gestione, un unico spazio veloce condiviso da applicazioni e dati per la massima compatibilità con le varie app, nessuna necessità di spostare dati da una parte all’altra al fine di liberare spazio. Effettivamente così funziona benissimo, ma avrei comunque preferito poter espandere la memoria a mio piacimento.

L’accesso ad internet può avvenire mediante WiFi 802.11 a/b/g/n o su rete mobile secondo gli standard Gsm, Gprs, Edge, 3G Umts e il recente HSPA (HSDPA con download fino a 21 Mbps – Hsupa upload fino a 5.76 Mbps). La velocità massima in download da me rilevata è superiore a 6.5 Mbps, ma questo dato dipende ovviamente dal livello di congestione della cella dell’operatore. La qualità di ricezione è generalmente molto buona e l’audio pulito, in questo aspetto gioca un ruolo importante anche il secondo microfono atto a cancellare i rumori di fondo.
L’altoparlante integrato riproduce un audio di discreta potenza ma avrei preferito poter avere un volume ancora maggiore. Per l’uso con le cuffie è disponibile una presa jack standard da 3.5 mm, nessun bisogno di comprare cuffie con attacchi proprietari.
Naturalmente sono presenti tutti quei sensori considerati ormai dotazione standard negli smartphone di fascia alta: sensore di prossimità e di luminosità, bussola, sensore GPS per la navigazione satellitare assistita e geolocalizzazione. Lo smartphone è dotato della funzione Android Beam, una implementazione del protocollo NFC utile per la comunicazione a cortissima distanza con altri apaprati compatibili, funzione che comunque non ho ancora avuto modo di provare quindi non mi esprimo in tal senso. Ad ogni modo si tratta di una tecnologia che dovrebbe avere molte applicazioni pratiche nell’immediato futuro, ad esempio trasferire foto o altri files tra apparati compatibili semplicemente avvicinandoli, oppure per effettuare pagamenti accostando il telefono ad un apposito terminale.
La connessione con un PC Windows avviene collegando ad una porta USB lo stesso cavo MicroUSB utilizzato per la ricarica, l’apparato viene identificato automaticamente come dispositivo multimediale e si può quindi accedere al contenuto della sua memoria da risorse del computer.

Nota a parte per la funzione di riconoscimento e comando vocale, caratteristica comunque presente anche su apparati con versioni precedenti di Android. Provengo da una lunga serie di telefoni con tastiera qwerty completa, scrivo spesso messaggi sms, email o altri testi, e fino ad ora ho ritenuto insostituibile il feedback di una tastiera fisica. Nessun display touch potrà mai offrirmi la stessa velocità e precisione di scrittura. Questo è uno dei motivi per cui non amo i tablet. Ebbene con il Nexus ho scoperto una nuova possibilità, scrivere i testi semplicemente dettandoli. Si clicca sull’aposita icona con il microfono e parte l’app per il riconoscimento vocale, pronuncio parole in maniera cadenzata ma neanche troppo lentamente, ed il riconoscimento è quasi totale, completo, con una bassissima percentuale di errori. A queste condizioni posso ben rinunciare alla tastiera, almeno nell’ambito dell’uso dei telefoni cellulari.
La stessa funzione può essere utilizzata per impartire comandi al telefono, ad esempio cliccando sul microfono in home screen e pronunciando le parole “meteo roma” si apre in automatico il browser con la pagina sulle informazioni meteorologiche della città di Roma, allo stesso modo posso avviare il navigatore satellitare verso una qualunque destinazione, aprire una pagina web, inviare un sms ad uno dei contatti in rubrica e così via.
E arriviamo infine a parlare di autonomia, display grande e processore dualcore sono in questo caso elementi a sfavore. La batteria al litio da 1750 mAh è più che sufficiente per un normale uso telefonico ma, ovviamente, mostra i suoi limiti con i giochi più complessi o quando si guardano video. Difficile fornire dei dati esatti sull’autonomia, tutto dipende dall’uso che si fa del telefono, per quanto tempo il display rimane acceso, quali programmi sono in esecuzione, quanto si ricorre alla connettività dati e così via. Caso migliore: usato solo come telefono, qualche decina di minuti di chiamate al giorno e alcuni messaggi sms inviati e ricevuti, spento durante la notte; in questo scenario la batteria può garantire autonomia anche per alcuni giorni. Caso peggiore: uso intenso della connessione per la navigazione web o la visione di video in streaming, sensore gps acceso per l’uso come navigatore satellitare, visione di video o uso di giochi; in tal caso si arriva a malapena a mezza giornata. Nell’uso medio si riesce comunque ad arrivare ad una giornata di autonomia, lo si usa di giorno e lo si mette in carica di notte, ci posso stare 🙂
Ad ogni modo ho acquistato già delle batterie di scorta, una normale ed una maggiorata, utili in caso di emergenza. E’ bene sapere che ho sempre la possibilità di aprire il vano posteriore per sostituire la batteria con un’altra carica.

[ad#rpsx]Conclusioni – sono pienamente soddisfatto del mio acquisto, il Galaxy Nexus è un apparato potente, veloce e versatile. Assolutamente stabile, mai nessuna incertezza o problema. Massima compatibilità con le app del market online. Android 4 è una vera delizia, veloce ed intuitivo. Il display appare semplicemnte fantastico. Molto buona la fotocamera e ottime riprese video in alta definizione. Peccato per la memoria non espandibile. L’aspetto forse più interessante è il prezzo, attualmente è possibile trovarlo infatti per meno di 400€. Credo che è in questo momento sia lo smartphone con il miglior rapporto tra qualità a prezzo, difficile trovare di meglio senza metterci almeno 150-200 euro sopra.

Lascia un commento