Elogio della pirateria – L’ebook per comprenedere meglio la pirateria moderna

Case discografiche e addetti del settore audiovisivo sono concordi nel sostenere una indubbia dannosità della pirateria informatica, in qualsiasi forma o misura sia praticata. Ma è davvero così? Oppure dietro questo fenomeno sono presenti anche grandi benefici per tutta la società? Cerchiamo di capirne di più leggendo questo libro elettronico di Carlo Gubitosa liberamente scaricabile in formato PDF.

[ad#h]Carlo Gubitosa realizza in questa sua opera una profonda analisi dei risvolti sociali della pirateria moderna, informatica e non solo. Cos’è un pirata? Cosa spinge le persone verso questo fenomeno? Quali implicazioni derivano dalla stessa esistenza della pirateria?

Una panoramica completa che partendo dallo scambio di files sulle reti P2P si spinge fino alla pirateria artistica sotto forma di murales e graffiti. Una sana lettura che contiene, come specificato nello stesso libro, dosi massicce di idee radicali.

[ad#rpsx]Qualcuno amerà questo volume, altri lo troveranno semplicemente “indigesto”. Certo è che la sua lettura risulterà comunque utile nel processo di comprensione di quel grande fenomeno collettivo che in qualche misura ha cambiato il nostro modo di intendere la rete in particolare e la circolazione di beni e servizi in generale. Chiamate pure tale fenomeno Pirateria o con qualsiasi altro termine vogliate.

La prefazione è di Paolo Attivissimo, noto giornalista e divulgatore informatico. Ricordo di aver comprato e “assorbito” un suo libro su internet nel periodo in cui ancora non esisteva il web.

L’opera è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons BY-NC-ND 2.0
Potete scaricarla in formato PDF dalla sua pagina di presentazione su Wikipedia.
Chi volesse acquistare il saggio in versione cartacea può richiederlo in una qualunque libreria. Casa editrice: Terre di mezzo. Codice ISBN 8889385375.

Buona lettura 🙂

Nota: Ho avuto modo di affrontare alcuni aspetti di questo argomento in un articolo di qualche tempo fa, in cui parlavo dei benefici, che pure ricadevano in campo informatico, derivanti dall’uso più o meno indiscriminato del P2P, il famigerato filesharing.

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