Attenzione ai filtri antispam dell’e-mail

Gmail Il servizio antispam di Gmail, al pari dei servizi simili di altri provider, è soggetto ad errori. Può infatti non accorgersi di messaggi di spam (spazzatura) ed inoltrarli nella cartella dei messaggi in arrivo (inbox) o, peggio ancora, può segnalare come spam messaggi che invece non lo sono. In quest’ultimo caso corriamo il rischio di non leggere posta per noi importante.  Dal canto nostro possiamo agire per migliorare notevolmente l’efficienza di questi meccanismi.[ad#h]
La rilevazione e rimozione dello spam si basa su controlli automatici su determinate parole chiave e tecniche di training atte ad affinare progressivamente la capacità di rilevamento. Questo secondo meccanismo è affidato agli utenti, sono loro infatti a segnalare i messaggi contenenti spam. Gmail analizzerà i contenuti di questi messaggi migliorando l’efficienza dei controlli automatici, inoltre inserirà i mittenti in una lista nera di indirizzi. Futuri messaggi provenienti dagli stessi indirizzi o con contenuti simili saranno immediatamente catalogati come spam e inseriti in un’apposita cartella in modo da non intasare la nostra inbox.
Il problema è che il processo di rilevamento antispam è in taluni casi fin troppo efficiente, tanto che un innocuo messaggio può venire erroneamente classificato come spam. I messaggi inseriti nella cartella spam di Gmail vengono rimossi dopo 30 giorni, se nel frattempo non ci accorgiamo dell’errore rischiamo di non leggere posta per noi importante.[ad#h]
Per evitare ciò dobbiamo controllare periodicamente al contenuto della suddetta cartella, e, se troviamo un messaggio che non contiene spam lo segnaliamo con l’apposito pulsante “not spam”. Da questo momento in poi i messaggi provenienti da quell’indirizzo saranno regolarmente inseriti nella nostra inbox.
Il nostro piccolo intervento in tal senso permetterà a Google di migliorare sempre più il servizio che ci offre.[ad#q]

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