Prezzi made in china

Bandiera cinese Ho avuto modo di visitare un magazzino all’ingrosso di prodotti di importazione dalla Cina ed ho visto prezzi che voi umani… ehm, ho fatto qualche acquisto dal momento che era impossibile resistere. Sapevo che i ricarichi di negozianti al dettaglio su tali merci erano alti ma, mai avrei creduto che lo fossero fino a questo punto.
[ad#rpsx]Magazzino stracolmo di oggettistica di ogni tipo, dall’elettronica di consumo fino ai prodotti per l’igiene passando per ferramenta, casalinghi, regali. Tutto ben organizzato con descrizioni in italiano e in cinese. I prezzi erano ovviamente solo in euro.
Multimetri digitali a € 1,29, lettori di schede di memoria “all in 1” per PC a € 2,00, accendini con accensione piezoelettrica a € 0,15 solo alcuni esempi. Tutta la merce importata direttamente è venduta a prezzi a dir poco stracciati, quella invece non “made in p.r.c.” non mostra tale incredibile convenienza. Avrei preferito trovare anche elettronica di livello più alto, televisori LCD, telefonia e macchine fotografiche per intenderci ma nulla… dovrò trovare qualche altro magazzino.
Per dovere di correttezza c’è comunque da dire che i ricarichi dei venditori al pubblico sono così alti anche perché devono sobbarcarsi gli eventuali costi relativi alla sostituzione di pezzi difettosi. Su alcuni prodotti le aziende non offrono alcuna forma di garanzia facendo un discorso del tipo: ti vendo 1000 pezzi e ti dico che mediamente su quei 1000 ce ne sono 20 difettosi, nel calcolare il prezzo di vendita al pubblico tu negoziante tieni anche conto di questo fatto. Ci sono infatti prodotti per cui le eventuali spese di riparazione o di spedizione per la sostituzione sarebbero di gran lunga superiori al valore del prodotto in se.
[ad#rpsx]Mi sono comunque posto una domanda: considerati i prezzi all’ingrosso rilevati, qual è il costo di produzione di tali merci? Ci deve guadagnare il magazzino che le vende, ci sono i costi di trasporto (dalla Cina) e di imballaggio, ci deve guadagnare ovviamente l’azienda che le produce… a conti fatti un lettore di schede di memoria deve avere un costo di produzione di poche decine di centesimi. Ecco il motivo per cui tali prodotti provengono esclusivamente da Cina o Taiwan, nessun paese occidentale potrebbe garantire prezzi così bassi. Insomma esistono settori produttivi ad esclusivo appannaggio dei paesi emergenti, paesi in cui il costo del lavoro è particolarmente basso e possono disporre di ingenti quantità di materie prime.
Pensate ad un’azienda italiana che decida di immettersi in tale mercato, riuscirebbe ad essere concorrenziale? No! Decisamente No. inutile persino provarci 🙁
Ci sono troppe differenze dal punto di vista dei salari, normative sulla sicurezza dei lavoratori, capacità di reperimento materie prime, restrizioni varie.
Un mercato libero offre vera concorrenza solo in presenza di determinati presupposti, allo stesso modo di quanto accade con un gioco: è corretto solo quando i giocatori si sfidano ad armi pari, con le stesse regole. Non si può parlare di vera sfida quando uno dei concorrenti è fortemente avvantaggiato.
il discorso del tipo “loro sono solo capaci di copiare e lo fanno pure male” è vecchio e… da quanto ci stanno dimostrando anche errato.

Dopo una fase iniziale in cui questi paesi si limitavano a copiare merci immettendole sul mercato ad un costo più basso siamo passati ad una fase di miglioramento del prodotto ed ottimizzazione dei costi. Fino al punto di rendere la produzione di alcune categorie di prodotti assolutamente sconveniente in altri paesi. Nel frattempo le loro maestranze hanno raggiunto capacità molto elevate ed i progettisti livelli di eccellenza in moltissimi ambiti.
Stanno entrando a pieno titolo nella fase di ideazione e progettazione, non passerà molto tempo e potremo dire senza timore di smentita che i prodotti cinesi sono innovativi e qualitativamente superiori. Un miliardo di persone determinate a perseguire il successo, grandi capacità organizzative e tecniche le solide basi su cui partire per la costruzione di questo successo.

Cerco di immaginare il futuro e… dovunque guardi io vedo la Cina.
Che ci tocchi iniziare ad imparare il cinese ? 🙂

Ultimo appunto: in magazzini all’ingrosso ovviamente si entra solo con partita iva e spesso impongono un limite minimo di spesa. Questo per evitare che la gente entri per acquistare ad esempio solo un cavetto o una calcolatrice. Niente concorrenza ai dettaglianti.

Negozi online – Oltre ai magazzini fisici esistono ovviamente moltissimi negozi online cinesi che vendono merci sia al dettaglio che all’ingrosso (wholesale), in alcuni casi anche in dropshipping. I webshop offrono indubbiamente una più ampia scelta di prodotti, ma non sempre mostrano una maggiore convenienza rispetto ai magazzini ubicati sul nostro territorio.

126 commenti su “Prezzi made in china”

  1. Salve, io ho solo scritto questo articolo, ormai diversi anni addietro, e sinceramente non saprei ad oggi come consigliarla.
    Magari può prendere in considerazione i grossisti di forniture elettriche, oppure i grandi negozi dedicati anche ai professionisti, tipo Bricoman etc.
    Saluti

  2. Buona sera ho partita iva e devo comperare materiale elettrico per un condominio di tre piani. Molto materiale. Mi sai indirizzare? Grazie

  3. Guarda, di magazzini dedicati all’abbigliamento ce ne sono tanti in quella zona. Ma io non li frequento molto, sono maggiormente interessato ai prodotti elettronici o di casalinghi. Comunque è un po’ che non ci vado pertanto sarebbero informazioni non aggiornate.

    Per referenze e prezzi ti consiglio di farci un giro personalmente.

  4. Salve, ma questo magazzino vende anche degli stock abbigliamenti bambino, donna ?E a quale prezzo?

  5. Salve..avrei bisogno Di sapere se ci sono magazzini in zona di Bari o Napoli di abbigliamento all’ ingrosso..grazie

  6. Si, si, ci sono ancora. Aprono, chiudono e cambiano continuamente 😀 ma sono tanti e diversificati.

    Buoni acquisti 🙂

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