Le trasmissioni in 4:3 rovinano i televisori 16:9?

Ultimamente in vari siti e blog sta dilagando questo allarme secondo il quale le bande nere (o fasce nere) che vengono visualizzate dai recenti televisori 16:9 in presenza di segnali 4:3 rimarrebbero impresse sullo schermo, danneggiando quindi irreparabilmente il nuovissimo fiammante (e spesso costosissimo) televisore appena acquistato. [ad#h]
I miei dubbi iniziali sull’argomento riguardavano il come fosse possibile che rimanesse impressa l’immagine “nera” di pixel spenti, i miei ricordi di problemi simili che affliggevano i vecchi monitor CRT sono relativi a punti del video sempre accesi e fissi su un determinato colore per un lungo periodo di tempo. Ma qui il problema è opposto: può un elemento grafico (il pixel) che rimane spento per un lungo periodo “abituarsi” a questa condizione e perpetrarla anche in momenti in cui invece dovrebbe funzionare normalmente. Ho pensato di girare la domanda ad un amico che, essendo un venditore di televisioni LCD e plasma ovviamente 16:9, si trova ad avere nel punto vendita molti di questi apparecchi accesi per diverse ore al giorno. Egli, già da molto tempo al corrente del problema, mi ha risposto che la preoccupazione è più che reale avendo sperimentato la cosa a proprie spese. A quanto pare questo problema delle fasce nere impresse affligge in modo maggiore i pannelli al plasma: le bande nere che si visualizzano ai lati di un’immagine 4:3 si definiscono comunemente “effetto sipario” (proprio perché simile alle tende di un teatro che nascondono i lati di una scena), i pixel che sono stati a lungo inattivi mostrano una spiccata difficoltà a funzionare correttamente nel momento in cui si visualizza un’immagine widescreen, creando di fatto 2 zone leggermente più scure ai lati dello schermo. Per quanto riguarda i pannelli LCD invece il problema è solo “sospetto”, nel senso che al momento non ha rilevato tale comportamento in questi apparecchi. Il danno sembrerebbe irreparabile a meno di non sostituire il pannello, operazione che equivale economicamente a comprare un nuovo televisore. Se lo conosci lo eviti: una volta appurato il problema i negozianti son semplicemente corsi ai ripari ed in presenza di immagini in formato 4:3 attivano una delle funzioni di pan/zoom presenti nell’apparecchio TV in modo da coprire completamente l’area dello schermo.[ad#h]
Molti possessori di TV 16:9 dinanzi a questo allarme sono immediatamente partiti all’attacco delle emittenti televisive chiedendo di fatto l’immediata abolizione delle trasmissioni in formato 4:3 al fine di evitare danni ai loro costosissimi televisori. Sono “sbocciate” qua e la petizioni online, lettere al ministero delle comunicazioni, minacce di future richieste di risarcimento alle emittenti. Ma… dubito che tutta questa attività porterà a qualche risultato. Esprimerò in un prossimo articolo le motivazioni (scaturite da un semplice ragionamento) per le quali le televisioni “popolari” non possono e non vogliono assolutamente trasmettere regolarmente in 16:9, almeno per i prossimi tempi.

Da notare comunque che questo problema non riguarda solo le bande nere a destra e a sinistra ma, anche quelle sopra e sotto l’immagine. I film generalmente non sono in formato 16:9 (1.78:1), vengono girati e proposti in formati diversi: si va dal 1.86:1 fino al 2.33:1 ed oltre (alcune vecchie pellicole arrivano a 2:86:1). La visione continuativa di questi formati senza operazioni di ritaglio e/o zoom per occupare l’intero schermo porta ad avere bande nere orizzontali sopra e sotto l’immagine, anch’esse possono tranquillamente rimanere impresse. Abbiamo poche alternative al riguardo: 1)Lasciare l’immagine così com’è, bande nere comprese. 2)Ingrandire (zoom) l’immagine provocando una sua deformazione. 3) Ritagliare l’immagine e successivo zoom per adattarla allo schermo perdendo parte dell’immagine ai lati. Chi produce i film li destina principalmente al cinema, poco gli interessa che vengano visti anche sui comuni televisori. Guadagnano ovviamente anche con i diritti per la vendita di dvd o per le trasmissioni televisive ma, il loro primo obiettivo rimane sempre e comunque il cinema: l’unico modo per usufruire appieno dello spettacolo offerto da un film.

Quindi rischiare (mantenendo le bande nere) o non rischiare (ritaglio e zoom)? Agli utilizzatori finali la scelta! 🙂 [ad#q]

2 commenti su “Le trasmissioni in 4:3 rovinano i televisori 16:9?”

  1. L’assistenza Samsung è rinomata per la sua inefficienza. Magari i prodotti sono anche affidabili ma, se disgraziatamente li si deve portare in assistenza… beh meglio iniziare a pregare 😛

    Comunque, se la riga nera è solo più scura allora è possibile che non rientri in garanzia. Se invece si tratta proprio di una colonna di pixel completamente spenti allora credo che debbano ripararlo in garanzia, ammesso che sia ancora nel periodo di validità.

  2. Confermo che il danneggiamento avviene anche per i televisori LCD. Il mio Samsung LCD da 32 pollici, acquistato nel 2007 ora ha una riga scura verticale, al confine tra la zona 4:3 e la banda nera destra. Nessuna “bruciatura”, invece, sul lato sinistro.
    btw, Samsung diche che questo tipo di danno è fuori garanzia.

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